A cura di Giuseppe Monno

Domande e Risposte semplici, pensate per cattolici che desiderano conoscere il Concilio di Nicea I in modo chiaro ed essenziale:
- Che cos’è il Concilio di Nicea I?
Il Concilio di Nicea I è il primo Concilio ecumenico della Chiesa cattolica. Si tenne nel 325 d.C. a Nicea (oggi İznik, in Turchia) e riunì vescovi provenienti da tutto il mondo cristiano per chiarire importanti questioni di fede.
- Chi lo ha convocato e perché?
Lo convocò l’imperatore Costantino, perché la Chiesa era divisa da gravi dispute dottrinali, soprattutto a causa dell’insegnamento di Ario, e queste divisioni minacciavano anche la pace dell’Impero.
- Chi era Ario e cosa insegnava?
Ario era un presbitero di Alessandria che insegnava che Gesù Cristo non era veramente Dio, ma una creatura molto elevata. Secondo lui, “ci fu un tempo in cui il Figlio non esisteva”. Questa dottrina è chiamata arianesimo.
- Perché l’insegnamento di Ario era pericoloso?
Perché se Gesù non è veramente Dio, allora:
non può salvarci pienamente,
la sua morte e risurrezione perderebbero valore divino,
la Trinità verrebbe distrutta.
Per questo la Chiesa lo considerò un grave errore contro la fede.
- Chi si oppose ad Ario?
Si opposero a lui:
Alessandro, vescovo di Alessandria,
Atanasio, suo giovane diacono (poi grande vescovo e santo).
Essi difesero la verità che Gesù Cristo è pienamente Dio, uguale al Padre per natura.
- Cosa decise il Concilio su Gesù Cristo?
Il Concilio stabilì che Gesù Cristo è:
Figlio di Dio,
eterno come il Padre,
non creato, ma generato,
consustanziale al Padre (cioè della stessa sostanza divina).
Questo venne espresso con il termine greco “homoousios”.
- Cos’è il Simbolo (Credo) di Nicea?
È una professione di fede nata dal Concilio, che proclama:
“Gesù Cristo… Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consustanziale al Padre”
Questo Simbolo è la base del Credo che recitiamo ancora oggi nella Messa.
- Il Concilio trattò solo l’arianesimo?
No. Il Concilio affrontò anche altre questioni importanti, come:
lo scisma meleziano in Egitto (una Chiesa ribelle e parallela),
la data della Pasqua, che venne fissata per tutta la Chiesa alla domenica,
la necessità di regole comuni per la vita e l’organizzazione della Chiesa.
- Che cosa sono i canoni del Concilio di Nicea?
Sono 20 regole disciplinari che regolavano:
l’ordinazione dei vescovi e sacerdoti,
il comportamento morale del clero,
la riammissione dei peccatori e degli eretici pentiti,
l’unità e l’ordine nelle diocesi,
il divieto di usura per il clero,
il modo di pregare (in piedi la domenica e a Pasqua).
Servivano a dare ordine e unità alla Chiesa.
- Quale fu il ruolo di sant’Atanasio dopo il Concilio?
Sant’Atanasio difese la fede di Nicea per tutta la vita. Subì esili, persecuzioni, false accuse.
Ma non rinunciò mai alla verità che Gesù è pienamente Dio. Per questo è ricordato come un grande santo e difensore della fede.
- L’arianesimo scomparve subito?
No. Continuò a esistere per molto tempo e si diffuse anche tra alcuni popoli germanici. Però, alla fine, grazie alla dottrina nicena e ad altri concili, la vera fede prevalse.
- Perché il Concilio di Nicea è importante per noi oggi?
Perché ha chiarito per sempre che:
Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo,
la Trinità è il centro della nostra fede,
la Chiesa è una e universale.
È riconosciuto da:
Chiesa cattolica,
Chiese ortodosse,
molte Chiese protestanti,
ed è una delle colonne portanti del cristianesimo.