CONCILIO DI COSTANTINOPOLI I: DOMANDE E RISPOSTE SEMPLICI

A cura di Giuseppe Monno

Domande e Risposte semplici, pensate per cattolici che desiderano conoscere il Concilio di Costantinopoli I:

1. Che cos’è il Concilio di Costantinopoli I?

È il Secondo Concilio ecumenico della Chiesa cattolica, convocato dall’imperatore Teodosio I nel 381 e celebrato a Costantinopoli.
È stato riunito per completare e confermare l’opera dottrinale iniziata al Concilio di Nicea nel 325.

2. Perché fu necessario convocarlo?

Perché, dopo Nicea, erano sorte nuove divisioni ed eresie, soprattutto riguardo allo Spirito Santo e alla natura di Cristo. Le discussioni teologiche non erano terminate e la Chiesa aveva bisogno di un nuovo intervento autorevole per ristabilire l’unità della fede.

3. Quali eresie si volevano affrontare?

Principalmente:

Arianesimo, che continuava a negare la piena divinità del Figlio.

Macedonianesimo (o pneumatomachismo), che negava la divinità dello Spirito Santo.

Altre dottrine erronee come apollinarismo, sabellianesimo, eunomianesimo, fotinianesimo.

4. Chi partecipò al Concilio?

Parteciparono circa 150 vescovi, quasi tutti dell’Oriente cristiano, insieme ai rappresentanti della Chiesa di Roma.
Tra i protagonisti ricordiamo Gregorio di Nazianzo e Nectario.

5. Qual era il problema del macedonianesimo?

Il macedonianesimo sosteneva che lo Spirito Santo fosse una creatura, inferiore al Padre e al Figlio.
Questo rendeva impossibile una corretta comprensione della Trinità.
Il Concilio rispose affermando con chiarezza la piena divinità dello Spirito Santo.

6. Che cosa definì il Concilio riguardo allo Spirito Santo?

Il Concilio proclamò che lo Spirito Santo è:

Signore e datore di vita,

procede dal Padre,

con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato.

Questo insegnamento divenne parte del Credo Niceno-Costantinopolitano ed è ancora oggi proclamato nella Messa.

7. Che cos’è il Credo Niceno-Costantinopolitano?

È la versione ampliata del Credo di Nicea.
Include l’articolo sullo Spirito Santo e offre la formulazione più completa della fede cristiana.
È il Credo recitato nella liturgia cattolica e in quella ortodossa.

8. Il Concilio affrontò solo questioni dottrinali?

No. Trattò anche molti problemi disciplinari che riguardavano la vita concreta della Chiesa:

l’ordine delle sedi episcopali,

le divisioni interne,

la validità di alcune ordinazioni,

i rapporti tra Chiese e province ecclesiastiche.

9. Quali sono i canoni disciplinari più importanti del Concilio?

Canone 1

Condanna tutte le principali eresie del tempo (ariani, macedoniani, sabelliani, apollinaristi, eunomiani, fotiniani).

Canone 2

Stabilisce che ogni vescovo deve occuparsi soltanto della propria provincia, evitando intromissioni in altre diocesi.

Canone 3

Riconosce al vescovo di Costantinopoli il secondo posto d’onore dopo il vescovo di Roma, poiché Costantinopoli è la “Nuova Roma”.

Canon 4

Conferma la legittimità dell’elezione di Nectario come vescovo di Costantinopoli.

Canone 5

Regola la comunione tra le Chiese e l’uso delle lettere sinodali, evitando rapporti con vescovi eretici.

Canone 6

Affronta il problema della divisione nella Chiesa di Antiochia, cercando di risolvere il conflitto delle due gerarchie.

Canone 7

Dà norme sulla validità dei battesimi amministrati da eretici, specificando quali gruppi necessitano di nuovo battesimo e quali no.

10. Quali altre questioni spinsero alla convocazione del Concilio?

Oltre alle eresie, fu necessario:

risolvere la crisi della sede di Antiochia, divisa da anni,

chiarire la situazione della sede di Costantinopoli, dove vi erano stati vescovi contestati,

ristabilire la comunione tra varie Chiese locali,

armonizzare la disciplina ecclesiale nell’Impero orientale.

11. Qual è l’eredità del Concilio di Costantinopoli I?

Il Concilio:

conferma definitivamente la fede nicena,

definisce la divinità dello Spirito Santo,

dà forma alla dottrina trinitaria classica,

consegna alla Chiesa il Credo che ancora oggi professiamo,

contribuisce alla riorganizzazione della Chiesa orientale,

rafforza l’unità della fede contro arianesimo e macedonianesimo.

12. Perché è importante per un cattolico conoscere questo Concilio?

Perché Costantinopoli I ci ha lasciato la formulazione più chiara della fede trinitaria e il Credo che professiamo in ogni Messa.
Comprenderlo significa capire uno dei fondamenti della nostra identità cristiana.

Pubblicato da Cristiani Cattolici Romani

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