LA CONFESSIONE: DOMANDE E RISPOSTE SEMPLICI

A cura di Giuseppe Monno

Domande e risposte semplici, pensate per cattolici che desiderano conoscere in modo chiaro la Confessione:

1. Cos’è il peccato?

Il peccato è ogni azione, pensiero o parola che ci allontana da Dio e dal bene.

2. Cos’è la Confessione?

La Confessione è il sacramento attraverso il quale confessiamo i nostri peccati a Dio, ricevendo il Suo perdono e la grazia per riconciliarci con Lui.

3. Perché rivolgiamo a Dio la richiesta di perdono?

Perché Dio ci ama profondamente e desidera guidarci a riconciliare la nostra vita con Lui.

4. Chi ci concede il perdono nel sacramento della Confessione?

È Gesù a perdonarci, operando attraverso le parole e l’azione del sacerdote.

5. Cosa ci si chiede di fare dopo aver confessato i peccati?

Seguire le indicazioni del sacerdote e impegnarsi a modificare comportamenti e atteggiamenti sbagliati.

6. Cosa significa riconoscere sinceramente i propri errori?

Significa ammettere con franchezza a Dio e al sacerdote ciò che abbiamo fatto di male, senza giustificazioni.

7. Perché è importante compiere il bene?

Perché le buone azioni ci avvicinano a Dio, rafforzano la nostra coscienza morale e favoriscono il bene comune.

8. Cosa fare se dovessimo ricadere nel peccato?

Chiedere nuovamente perdono a Dio, confidando nella Sua misericordia e nel sacramento della Confessione.

9. La Confessione serve solo a elencare i peccati?

No, serve anche a ricevere la grazia e il perdono di Dio, a ristabilire la nostra relazione con Lui e a crescere nella virtù.

10. Quali sentimenti possono nascere dopo aver ricevuto il perdono?

Si prova pace interiore, serenità e gioia, sapendo di essere riconciliati con Dio.

11. Come possiamo ridurre il rischio di nuocere agli altri?

Riflettendo prima di agire, coltivando la preghiera, l’autocontrollo e impegnandoci attivamente nel bene.

12. Serve piangere o provare grande dolore emotivo per ricevere il perdono?

No. La Chiesa insegna che ciò che conta è la sincerità del cuore e il desiderio di conversione, non l’intensità del dolore.
Anche una contrizione imperfetta (“attrizione”) è sufficiente per ricevere il perdono, purché ci sia la volontà di non peccare più e il desiderio di riconciliarsi con Dio.

13. Cosa significa “contrizione perfetta” e “contrizione imperfetta”?

Contrizione perfetta: dolore per il peccato mosso dall’amore di Dio.

Contrizione imperfetta (“attrizione”): dolore per timore delle conseguenze del peccato o della dannazione.
Entrambe rendono valida la Confessione se accompagnate dalla volontà sincera di cambiare vita.

14. Se dopo la Confessione non sento nulla o resto turbato, significa che non sono stato perdonato?

No. Le emozioni non determinano la validità del perdono. Il sacramento agisce ex opere operato: la grazia dipende da Cristo e non dai tuoi sentimenti. La tua paura o incertezza non toglie nulla al perdono ricevuto.

15. Paura e scrupolo dopo la Confessione sono peccato?

No. La paura di non essere abbastanza pentiti è comune e indica una coscienza sensibile. Non significa disperazione. La disperazione consiste nel rifiuto totale della misericordia di Dio, mentre la paura riguarda solo la propria sincerità.

16. Come faccio a sapere se il mio pentimento è valido?

È valido se:

1. Desideri sinceramente il perdono.

2. Vuoi allontanarti dal peccato.
Non serve provare emozioni forti o dolore straordinario.

17. E se dimentico dei peccati mortali o il sacerdote mi interrompe prima di confessarli tutti?

Se la dimenticanza o l’interruzione non è volontaria, la Confessione è valida e i peccati sono già perdonati.

I peccati dimenticati devono essere confessati alla prossima Confessione per completezza sacramentale e pace della coscienza, non perché il perdono debba essere “rifatto”.

18. La Confessione è nulla se non dico tutti i peccati mortali?

Solo se li taci volontariamente.
Se avevi la sincera intenzione di confessarli tutti, ma per motivi esterni non l’hai potuto fare, l’assoluzione è valida.

19. Perché la Chiesa insiste sull’integrità della Confessione?

Per tre motivi:

1. Integrità sacramentale: confessare tutti i peccati ricordati.

2. Ordinata forma del sacramento: porre i peccati davanti a Dio.

3. Pace della coscienza: liberarsi dal peso dei peccati attraverso la parola.

20. Qual è il criterio semplice per capire se la Confessione è valida?

Se desideri sinceramente essere perdonato e vuoi allontanarti dal peccato, anche debolmente, la Confessione è valida. Dio dà la grazia indipendentemente dai tuoi sentimenti o dalla paura che provi.

21. Il confessore può rivelare a qualcuno i miei peccati?

No. Il sacerdote ha il sigillo sacramentale, che è assolutamente inviolabile. Tutto ciò che dici rimane tra te e Dio, tramite il sacerdote. Anche sotto minaccia, il sacerdote non può rivelare i tuoi peccati.

Nota finale:

La Confessione è obbligatoria solo per i peccati mortali.

I peccati veniali possono essere confessati liberamente, ma non compromettono la grazia sacramentale se non sono confessati.

Tuttavia, la Confessione può essere un’ottima occasione per ricevere grazia e aiuto nel combattere anche le mancanze minori, perché rafforza la coscienza e la vita spirituale.

Pubblicato da Cristiani Cattolici Romani

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