Adelphós – termine greco derivato dalla parola delphys (utero), preceduta da un’alfa (a) copulativa – ha il significato etimologico di « couterino » (cioè « dallo stesso utero »), perciò viene tradotto con « fratello » (Matteo 4,21). Ciò nonostante, adelphós è utilizzato in senso più ampio e, oltre ai fratelli germani, fa riferimento ai cugini (1Cronache 23,21-22 Septuaginta), a zio e nipote (confronta Genesi 13,8 con 11,27 Septuaginta), ai concittadini (Genesi 19,6-7 Septuaginta), ai membri di una tribù (1Cronache 15,4-10 Septuaginta), ai connazionali (Esodo 2,11; Deuteronomio 18,15 Septuaginta + Atti 3,17), agli sposi (Tobia 7,12 Septuaginta), ai bisognosi (Matteo 25,40), ai discepoli di Gesù (Giovanni 20,17-18) e a tutti coloro che fanno la volontà di Dio (Matteo 12,49-50).
ADELPHÓS